ARTI ONIRICHE

Un'opera visionaria che fonde il mistero della psiche con l'estetica barocca del sogno.

Un volto da clown, sospeso tra l'umano e l'automa, troneggia su una piazza in stile rinascimentale popolata da piccole figure surreali.

Un volto monumentale, scolpito come un idolo moderno, emerge da una parete cubica sotto un cielo cristallino.

Due volti gemelli emergono su uno sfondo neutro, avvolti in cappucci di colore diverso ma che riflettono la stessa espressione.

La facciata di un edificio si apre come un sipario, rivelando un turbine di visioni che scaturiscono dalla mente di un volto scolpito tra le nuvole.

Tra colonne dorate e un tramonto sospeso, fluttua un volto incompleto, aperto come un enigma

In un chiostro illuminato dalla luna, due figure mascherate si scambiano una rosa rossa, simbolo di passione, mistero e promessa non detta.

Un gruppo di figure eteree e inquietanti, dai volti alieni e dalla simmetria innaturale, circonda un tavolo sontuoso pieno di frutti surreali, candele mutanti e creature ambigue.

Una grande navata si trasforma in un teatro sacro dell'identità, dove maschere monumentali emergono dalle pareti e dalle volte come reliquie viventi di sé dimenticati.

Un grande occhio rosso fissa una linea verticale cremisi, come una soglia che divide l'istinto dalla consapevolezza.
Linee sinuose e contrastanti formano un vortice visivo in cui un'ipnotica figura femminile nuda, un serpente simbolico e l'energia tagliente del rosso si intrecciano come un grido represso.